“Una mente arrabbiata non migliora le cose… una mente determinata le cambia”.
La mia storia…
“Basta, mi arrendo…
…Tanto non posso farci nulla”
Una vita normale, una delle tante di tante ragazzine felici: cinema, balli, gelati, insomma spensieratezza tipica dell’età. Quando, improvvisamente, una mattina mi svegliai e metà del mio corpo non rispondeva più ai miei ordini. Fu così che a vent’anni mi fu diagnosticata la sclerosi multipla. Il mondo, che prima brillava, divenne scuro e così il mio futuro.
La visione di me su una sedia a rotelle diventò la triste compagna dei miei giorni.
Decisi di non chiamarla con il suo nome, ma la pensai come una donna di una certa età, signorile nell’aspetto, che un fatidico giorno aveva suonato alla mia porta e che io con l’ingenuità tipica dei ventenni di un tempo, l’avevo accolta.
Non posso dire di aver vissuto, da quel momento, ho solamente sopravvissuto.
Chiara…
Il mio sogno diventato realtà
A 36 anni, per la prima volta mi consentì di avere un sogno: desideravo tanto avere un figlio e nonostante i medici, basandosi sugli studi scientifici, lo sconsigliassero, trovai il coraggio di sospendere le cure.
Dopo quattro anni nacque Chiara e con lei iniziò la mia nuova vita, una vita degna di essere chiamata tale.
Nonostante ciò, giorno dopo giorno senza volerlo, mi ritrovai a identificarmi con la malattia.
Tre anni dopo accadde un episodio che cambiò nuovamente la mia vita: subito dopo che mio marito Roberto mi fece l’iniezione del farmaco, che facevo già da tre mesi, ebbi uno shock anafilattico e, perduti i sensi, vissi un’esperienza che mutò completamente la visione che avevo delle cose e della vita, portandomi a guardare la malattia da un punto di vista diametralmente opposto.
Guardando la mia vita dall’alto capii che ero stata solo una comparsa del mio film: il mio identificarmi con la malattia aveva cancellato in me il vero senso dell’esistenza, la malattia era diventata la stessa mia vita. Non lasciavo nulla di positivo: solo il ricordo della mia sofferenza. Era giunto il momento di fare qualcosa.
Decidere di vivere a pieno
Perché la vita è molto di più
Esistevano tante cose belle intorno a me delle quali non mi ero mai accorta. Ero rimasta ferma sui miei problemi e questi erano diventati la mia stessa vita.
Compresi che se avessi voluto riprendere in mano la vita, come prima cosa avrei dovuto dire addio al mio sentirmi una persona malata.
Fu così che, tornata a vivere e cercando le soluzioni per rinascere ottenni nel tempo risultati che mai avrei immaginato, da tutti i punti di vista. Compreso il senso di ciò che mi era accaduto, decisi di aiutare le persone ad andare oltre le apparenze e gli ostacoli che incontriamo nel nostro cammino, perché quello che oggi vediamo in un modo, domani potrebbe cambiare o apparire diverso ai nostri occhi.
“Sclerosi Multipla…Ti ho vinto così”
Quando l’amore per la vita è più forte della malattia
Un libro per comprendere, attraverso il racconto delle mie numerose esperienze, che la vita è sempre degna di essere vissuta, anche quando le circostanze sono molto difficili.
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