Pensieri Vincenti

Il tuo percorso online verso una vita piena di nuove possibilità

Unisciti a me per un viaggio dove l’apprendimento si unisce al divertimento, perché quando ci divertiamo, la nostra mente è più aperta e ricettiva.

Partecipa a 5 incontri interattivi in diretta streaming per imparare come affrontare ogni giorno con leggerezza e fiducia!

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Davanti ad una
porta

Chiusa a chiave…

Diverse volte la vita ci pone di fronte a momenti che mettono alla prova anche gli animi più forti spazzando le proprie certezze, cosicché si rischia di essere travolti come un fiume in piena. Se ne può uscire stravolti oppure, con la giusta reazione, diventare più forti. Dipende solo da noi.

Scappare non è mai una soluzione, occorre, al contrario, rispondere con una visione orientata sui risultati. Basta desiderarli, dare per scontato che ogni difficile momento sarà superato, essere ognuno faber fortunae suae.

Apri la porta…

Considera la tua vita per intero

Avete presente quei film sulla natura dove la prima scena si apre su un minuscolo dettaglio a cui segue un allargamento dello zoom che a poco a poco, rivelando altri particolari, si apre in una esplosione di colori meravigliosi? Questo è esattamente ciò che voglio fare: aiutarti ad allargare l’inquadratura sulla tua vita, le tue dinamiche, i tuoi desideri.

Nel percorso “Pensieri Vincenti” lo faremo assieme attraverso il gioco, con leggerezza, per farti tornare a guardare la vita in modo diverso, sorprendendoti di ogni suo momento prezioso.

Al termine del percorso valuterai i momenti difficili e le difficoltà apprendendo ad affrontarle in maniera completamente nuova, per trasformarli in punti di forza, con la consapevolezza di avere il potere di cambiarle.

Le emozioni di chi mi conosce

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Ho incontrato Silvia diversi anni fa. Ero uno dei supervisori del team di cui faceva parte in un percorso di formazione e crescita personale.

Era un periodo per lei particolarmente impegnativo, la sua “amica” la rallentava e l’affaticava moltissimo. Eppure, nonostante le evidenti difficoltà di deambulazione, una luce di forza era immancabile nei sui occhi! Il sorriso e le parole gentili erano sempre presenti per chiunque l’avvicinasse. Caparbia e tenace come poche persone ho avuto modo di incontrare nella mia vita.

Silvia è l’esempio che se vuoi davvero qualcosa, un modo lo trovi. Grato di averla incontrata nel mio cammino e di aver potuto raccontare la sua storia a chi ha incrociato la sua “amica” nel suo viaggio.

Piero Correnti
Rating:5
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Silvia è semplicemente speciale.

Mi sento legata a lei da stima e affetto, per esperienza di vita la sento “sorella”.

Sono convinta che onorare il dono della vita ci deve trovare impegnati a vivere, non sopravvivere.

Lei è una gioiosa e coraggiosa testimone di vita e con la sua testimonianza regala luce agli altri.

Grazie Silvia.

Lucia Ciardi
Rating:5
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È ormai passato qualche anno da quando ho avuto la fortuna di conoscere Silvia e la sua famiglia.

La prima cosa di Silvia che ti affascina letteralmente è una grandissima gentilezza, accompagnata da un altrettanto grande bontà d’animo.

Da subito ti senti a tuo agio, un po’ come quando ritrovi una persona cara  che non vedi da tempo.

Le sue vicissitudini hanno indubbiamente forgiato il suo carattere e, nonostante la sua grande gentilezza, Silvia è una persona estremamente decisa e risoluta nel perseguire i propri obbiettivi.

Una grande umanità ed una grande capacità di comprensione del prossimo fanno di Silvia il tipo di persona che vorresti avere vicino nei moment di difficoltà… e quando questi arrivano, perché’ arrivano per tutti, Silvia c’è.

Alberto Torazzo
Rating:5

I contenuti del percorso

5 incontri interattivi per AGIRE

Ciao, sono Silvia

E ho trovato il mio posto nel mondo

L’errore più grande che ognuno di noi possa commettere è identificarsi con l’espressione “io sono malata”. Al contrario si dovrebbe dire “io ho una malattia” al pari di “io ho i capelli castani”, “io ho la carnagione chiara”, e così via.

“Io sono malata” comporta autolesionismo e autocommiserazione, anticamera di debolezza di pensiero e di forza per reagire.

Quando avevo venti anni mi fu diagnosticata la sclerosi multipla. Invece di ribellarmi, per molto tempo ho utilizzato la malattia per suscitare nelle persone un senso di protezione, per sentirmi maggiormente amata, crogiolandomi nel mio stato. Non stavo vivendo, stavo solo lasciandomi trasportare da una corrente in piena, aspettando che superasse gli argini.

A un certo punto compresi che era tempo di reagire, di riprendere in mano quel dono che mi era stato regalato.

La campana della ribellione iniziò a suonare e così lasciai da parte la mia autocommiserazione per dare un senso allo scandire dei miei giorni.

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